I dialoghi sono l'anima di una storia. Non servono solo a far parlare i personaggi, ma a dare loro una voce autentica, capace di rivelare chi sono, cosa vogliono e cosa temono. Questo vale per la scrittura narrativa, per i giochi di ruolo e per qualsiasi forma di narrazione. Eppure, ci sono alcuni errori comuni che possono rendere i dialoghi piatti, poco credibili o addirittura inutili. In fondo alla lista c'è il mio preferito!

1. Dialoghi Troppo Espositivi (Infodump)
Questo lo conosciamo quasi tutti, vero o no? Tuttavia è una trappola dalla quale dobbiamo sempre guardarci. Infatti, uno degli errori più frequenti è l'uso del dialogo come un contenitore di informazioni che il lettore "deve" sapere. I personaggi finiscono per spiegare cose che già conoscono, solo per aggiornare chi legge o ascolta.
Nella scrittura:
"Come sai, Marco, siamo amici fin dall'infanzia e abbiamo studiato insieme all'università di Roma."
Nei giochi di ruolo:
Il master che tiene lunghi monologhi per spiegare la storia del mondo, mentre i giocatori si fanno un bel sonno.
Soluzione: Mostra le informazioni attraverso azioni, conflitti e sottintesi. Lascia che il lettore scopra i dettagli in modo organico. Ma soprttutto chiediti se qwuell'informazione è davvero così vitale in quel momento. Spesso è più un nostro bisogno quello di darla che del lettore di riceverla. L'infodump è una tentazione che ci semplifica la vita, ma d'altronde se avessimo voluto una vita facile non saremmo qui a parlare di scrittura!
2. Personaggi Che Parlano Tutti Allo Stesso Modo
Se ogni personaggio ha la stessa voce, il lettore faticherà a distinguerli. Ogni individuo ha un modo unico di esprimersi, influenzato dalla propria esperienza, cultura e personalità.
Nella scrittura:
Tutti usano lo stesso registro linguistico, indipendentemente dall'età o dal background.
Nei giochi di ruolo:
Tutti i PNG sembrano copie carbone del master, senza variazioni nel tono o nello stile.
Soluzione: Definisci la voce di ogni personaggio: usa vocaboli diversi, modi di dire specifici e variazioni nel ritmo del discorso. Ti consiglio di chiudere gli occhi e di visualizzare il tuo personaggio, prendi nota di come parla, si muove, del tono che usa e nota se ci sono incisi ricorrenti o qualche segno distintivo. Se non c'è, inseriscilo.
3. Dialoghi Poco Realistici o Innaturali
Quando un dialogo suona forzato o artificiale, interrompe l'immersione del lettore. Frasi troppo costruite o eccessivamente "letterarie" possono sembrare finte. Quanto va di moda per sembrare intellettuali? Ma al lettore interessa l'emozione, non la forma.
Nella scrittura:
Frasi perfette grammaticalmente ma che nessuno pronuncerebbe davvero.
Nei giochi di ruolo:
Conversazioni dove tutto fila liscio, senza esitazioni o interruzioni, rendendo la scena poco credibile.
Soluzione: Leggi i dialoghi ad alta voce o improvvisali. Questo ti aiuterà a capire se suonano naturali o no. Anche qui vale la soluzione di chiudere gli occhi e immaginare tutto come la scena di un film.
4. Mancanza di Conflitto o Tensione
Un dialogo efficace non deve essere solo uno scambio di informazioni. Anche una conversazione amichevole può contenere tensione sottile, obiettivi nascosti o emozioni contrastanti.
Nella scrittura:
Scene in cui i personaggi sono sempre d'accordo o dove manca qualsiasi forma di attrito.
Nei giochi di ruolo:
I PNG (personaggi non giocanti) accettano tutto senza discutere o senza mettere in dubbio le informazioni ricevute.
Soluzione: Come scrivere dialoghi che lasciano il segno? Inserisci conflitti, anche minimi. Differenze di opinione, tensioni emotive, sarcasmo o incomprensioni rendono i dialoghi più dinamici. Ti verrà più facile se senti dentro di te l'"anima" di ognuno di loro: gli ideali che li guidano, i traumi e le aspirazioni (anche se loro stessi non ne sono del tutto consapevoli). Dopotutto sono parti di noi e ci aiutano a scoprire cosa ci dicono attraverso le loro voci.

5. Come scrivere dialoghi vuoti: Ignorare il Contesto e il Linguaggio del Corpo
Un dialogo non è solo parole. Il modo in cui un personaggio parla è influenzato dal contesto, dall'ambiente e dal linguaggio del corpo.
Nella scrittura:
Dialoghi "sospesi nel vuoto", senza descrizioni di cosa fanno i personaggi mentre parlano. Utilizzare sempre "disse" contribuisce a questa sensazione.
Nei giochi di ruolo:
I personaggi (o peggio i PNG del master) discutono piani segreti a voce alta in una taverna affollata, come se nessuno potesse sentirli come se fossero statue di sale.
Soluzione: Alterna battute e descrizioni per arricchire la scena. Mostra gesti, espressioni e reazioni fisiche che aggiungono profondità al dialogo. Osservali nella tua mente e poi descrivili.
Errore Bonus (che è anche il mio preferito): Scrivere Senza uno Scopo Preciso - Mancanza di Economicità nei dialoghi
Ogni parola ha un costo. Se non serve a qualcosa, sta rubando spazio e attenzione. Questo vale per ogni dialogo e, più in generale, per ogni linea scritta. Tutto ciò che non contribuisce al tema centrale della storia è un riempitivo evitabile. Non è facile pensare in questo modo, ma dopo la sofferenza iniziale ti abituerai a farlo e ti verrà naturale.
Nella scrittura:
Scene che non aggiungono nulla alla trama o allo sviluppo dei personaggi.
Nei giochi di ruolo:
Sessioni piene di chiacchiere che non portano avanti la storia o l'evoluzione dei personaggi.
Soluzione: Chiediti sempre: "Questo dialogo porta avanti la storia o approfondisce il personaggio?" Se la risposta è no, probabilmente può essere tagliato o riscritto. Questa è la domanda cardine, seguila e non perderai mai la rotta.
In fin dei conti:
Il dialogo non è solo ciò che i personaggi dicono, ma anche ciò che tacciono. Ogni battuta dovrebbe essere un passo verso il cuore della storia, seguendo un filo rosso che tiene tutto coerente e significativo. Tutto il resto è rumore.
Domanda per te: Qual è il dialogo più memorabile che hai scritto o giocato? Condividilo nei commenti!
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